L’incipit nei romanzi

Manuela Chiarottino

Se vogliamo partire dall’inizio, allora partiamo dall’incipit, cioè dalle prime righe del tuo romanzo, quelle che conviceranno o meno il lettore a leggere il tuo libro. L’incipit deve colpire, creare quel pizzico di magia che porterà il lettore a immergersi tra le pagine, è, insomma, una promessa narrativa. L’incipit è il primo passo, quello che ci trasporterà all’interno del mondo narrativo. Se si vede che il sentiero è sdrucciolevole si prosegue lo stesso? A volte sì, ma sovente si torna indietro. Certo, non deve esserci un bel cartello che spiega come sarà la strada e dove ci porterà, lasciamo un po’ di suspense, ma cerchiamo di accendere la curiosità, stimolare la voglia di proseguire nel cammino. Si potrebbe quasi rispolverare un vecchio detto: “Chi ben inizia è a metà dell’opera”.

Vogliamo leggerne qualcuno insieme?

“Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce.” (Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway)

“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo. In casa Oblonski tutto era sottosopra”. (Anna Karenina, di Lev Tolstoj)

“Lo studio era colmo di un intenso profumo di rose, e quando la leggera brezza estiva agitava gli alberi del giardino, dalla porta aperta giungeva l’effluvio greve dei lillà o la fragranza più delicata dei cespugli rosa dell’eglantina.” (Il ritratto di Dorian Gray, di Oscar Wilde)

Come vedi non deve esplodere una bomba o esserci chissà quale rivelazione, ma non ti sembra di essere entrato in un nuovo mondo? Hai voglia di proseguire la lettura?

Vorrei lasciarti ancora una definizione di Calvino:

 “L’incipit è il momento della scelta: ci è offerta la possibilità di dire tutto, in tutti i modi possibili; e dobbiamo arrivare a dire una cosa, in un modo particolare. Ogni volta l’inizio è questo momento di distacco dalle molteplicità dei possibili: per il narratore l’allontanare da sé la molteplicità delle storie possibili, in modo da isolare e rendere raccontabile la singola storia che ha deciso di raccontare”.

Che ne pensi? Conviene rifletterci su.

Ma… c’è solo un tipo di incipit? Ne esistono almeno tre! Vuoi sapere quali sono?

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