Libri e film
Recensione “La luce sugli oceani”
Se ho amato particolarmente un libro sono sempre dubbiosa se guardare la sua trasposizione cinematografica. Il rischio è di annullare, a volte in peggio, le immagini che la mia fantasia ha creato da quelle pagine. Viceversa, se vedo un film che mi colpisce e scopro che è tratto da un romanzo, corro a leggerlo. “La luce sugli oceani” appartiene alla seconda categoria e devo dire che è uno dei pochi casi in cui il confronto ha retto, tanto che consiglio entrambi. In quale ordine scegliete voi.
Naturalmente chi opterà prima per il film non potrà non vedere il volto espressivo di Michael Fassbender nel personaggio del libro o quello tormentato di Rachel Weisz, una delle due protagoniste femminili (personalmente mi ha colpito più di Alicia Vikander, ma entrambe adatte alla parte). E in questo caso ammetto che qualcosa il libro ci guadagna, perché onestamente non so se mi sarei commossa nell’identica misura solo con la lettura.
È un romanzo sull’amore e la felicità e allo stesso tempo sulla solitudine e la paura, in un alternarsi di luce e ombre proprio come la luce e l’ombra generate dal faro a cavallo tra due oceani, di cui Tom-Fassbender è guardiano. Una storia intensa che parla di maternità, come molti hanno sottolineato, ma dove, a parer mio, il tema principale è il confine spesso sottile tra bene e male e di come a volte si cerchi di relegare in un angolo la voce della propria coscienza ma questa torni sempre più forte, fino a urlare nelle orecchie, rendendo impossibile ignorarla ancora.
Nella storia ognuno dovrà fare i conti con i propri rimorsi e imparare a perdonarsi.
Ogni lettore invece potrà chiedersi come si sarebbe comportato in una tale occasione, mettendosi ora al posto di Tom ora in quello di Isabel o di Hannah. L’unica che non ha potuto scegliere è stata la piccola Lucy-Grace, ma quante volte i bambini possono scegliere davvero di fronte agli egoismi o alle debolezze degli adulti?
Che ne pensi?
Scrivimi che ne pensi o dimmi un romanzo di cui hai amato anche il film e viceversa, magari per una prossima recensione.