Come valutare le capacità di un ghostwriter?
Non è cosa facile, visto il mistero che avvolge il suo lavoro. Dunque, come fare? Le possibilità sono diverse.
La prima è poter visionare la sua scrittura, non tanto attraverso testi di prova quanto con dei lavori pubblicati con la sua firma e che possibilmente hanno avuto un riscontro da parte dei lettori.
La seconda è attraverso il suo lavoro come editor, sempre nel caso li svolga entrambi, e delle recensioni lasciate dagli autori che ha seguito. Difficilmente un ghostwriter non è o non è stato un editor o uno scrittore, nel mio caso ho pubblicato col mio nome almeno una trentina di libri e continuo a svolgere il lavoro di editor, proprio per mantenere attivo questo ramo della mia attività e mostrare le mie competenze.
La terza riguarda lavori svolti come ghostwriter ma che il committente ha deciso di rivelare, scrivendo il nome del ghost nel libro o facendone comunque una recensione. Cosa rara, lo so, eppure di recente mi è capitato di aver scritto un’autobiografia e al termine la persona ha voluto che comparisse il mio nome all’interno, indicandomi come la professionista che aveva tradotto in parole scritte i suoi ricordi.
Ultima, ma non meno importante, la sua preparazione nell’accogliere il cliente e relazionarsi in modo empatico. Il mio percorso di counselor e operatrice di scrittura terapeutica mi aiuta, ma in ogni caso ci vuole molta disponibilità e curiosità, bisogna riuscire a mettere l’altro a proprio agio, porre le domande giuste e rispettare anche i suoi silenzi.
Credo inoltre che occorra una certa esperienza di vita, il che non vuol dire che si debba aver vissuto tutto ciò che si deve scrivere, è chiaramente impossibile, ma che si riesca a relazionarsi con persone di età diverse e con differenti vicissitudini, non solo a livello di scrittura ma soprattutto umano. Insomma, non è un lavoro per giovanissimi.
Pochi ammetteranno pubblicamente di aver affidato la scrittura della propria opera, ma forse lo faranno in privato, specie tra professionisti; più facile il passaparola a livello di editing. Il ghostwriting è un lavoro che non permette di avere un portfolio pubblico, sta al professionista trovare altri modi per farsi conoscere e conquistare la fiducia dei clienti.
E tu, cosa vorresti chiedere a un ghostwriter per capire se è la persona adatta a te? Contattami senza impegno.