Per diventare scrittore bisogna prima essere un lettore?

Non tutti la pensano così, lo so, ma io lo ritengo fondamentale. E direi anche naturale. Mi chiedo come si possa amare scrivere senza amare la lettura.

“Con la lettura ci si abitua a guardare il mondo con cento occhi, anziché con due soli, e a sentire nella propria testa cento pensieri diversi, anziché uno solo. Si diventa consapevoli di se stessi e degli altri. Gli uomini senza la lettura non conoscono che una piccolissima parte delle cose che potrebbero conoscere. La lettura può dare cento, mille vite diverse ed una sapienza ed un dominio sulle cose del mondo che appartengono solo agli dei.”  (Sebastiano Vassalli)

Bellissima citazione, no? D’altra parte, come si potrebbe scrivere senza aver prima imparato a leggere? Come si potrebbero sapere le caratteristiche dei diversi generi letterari se non se ne è mai letto uno?

Personalmente, se prima leggevo solo per puro piacere, ora leggo anche per studiare i diversi tipi di scrittura, le soluzioni narrative, il modo in cui un dato autore ha affrontato le descrizioni, i dialoghi, ha costruito un colpo di scena. E in fondo è un piacere anche quello, perché amo il mio lavoro. Leggere e scoprire cosa ha funzionato in un romanzo e cosa no è qualcosa che può aiutare la nostra scrittura. E volendo cimentarsi in un genere specifico meglio immergersi in letture che appartengono a quel mondo, senza  trascurare del tutto gli altri, perché si potranno sempre prendere spunti e, chissà, creare una storia originale.

E tu ami leggere?

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